
Dott. Davide Panichi
Laureato in odontoiatria e protesi dentaria nel 2003 presso l’Università statale di Milano, mi occupo di gnatologia, chirurgia e protesi dentale da più di 20 anni.
La radiografia endorale è uno degli strumenti diagnostici più comuni in odontoiatria. Questo tipo di esame consente al dentista di ottenere informazioni dettagliate su una specifica area della bocca, facilitando l’individuazione di problematiche come carie, infezioni o anomalie strutturali. Ma quali sono le differenze tra la radiografia endorale e la panoramica? In questo articolo, esploreremo le caratteristiche di entrambi gli esami, le loro modalità, i costi e risponderemo alle domande più comuni che gli utenti fanno online.
La radiografia endorale è un esame diagnostico che viene effettuato inserendo una piccola lastrina all’interno della bocca del paziente, la quale cattura le immagini mediante l’uso di radiazioni ionizzanti. Questo esame fornisce immagini precise e dettagliate di una zona limitata della bocca, solitamente di uno, due o tre denti alla volta.
Esistono diversi tipi di radiografie endorali:
La quantità di radiografie endorali necessarie dipende dalla situazione clinica del paziente. Di solito, il dentista le esegue quando sia necessario monitorare una specifica area della bocca, come durante trattamenti di devitalizzazione o per esaminare un’infezione o un danno ai denti. Tuttavia, il numero di radiografie va sempre valutato dal dentista in base alle necessità del paziente.
Tuttavia in senso generale è meno precisa, più soggetta alla creazione di falsi radiografici e non riporta le corrette proporzioni dentali.
In generale, il costo di una radiografia endorale è inferiore rispetto a una radiografia panoramica. È sempre consigliabile consultare il listino prezzi della struttura di riferimento per avere un’indicazione precisa. In ogni caso, la radiografia endorale rappresenta una soluzione economica e altamente precisa, particolarmente indicata per interventi localizzati o controlli specifici.
Un aspetto importante da considerare riguarda i rischi legati all’esposizione alle radiazioni. Sebbene le radiografie endorali comportino l’uso di radiazioni, la quantità è ridotta e il rischio è minimo, specialmente grazie ai moderni strumenti diagnostici che utilizzano tecnologie a bassa dose. Inoltre, durante l’esame, viene protetto il paziente con un grembiule o un collare piombato.
La radiografia panoramica, essendo un esame che esamina una zona più ampia, comporta un’esposizione leggermente superiore alle radiazioni rispetto alla radiografia endorale. Tuttavia, la dose di radiazioni è comunque molto contenuta e il rischio di effetti collaterali è estremamente basso.
La radiografia endorale viene effettuata più frequentemente rispetto alla panoramica, poiché è utilizzata per monitorare singoli denti o aree specifiche della bocca. D’altro canto, la radiografia panoramica è generalmente prescritta durante controlli periodici per valutare la salute generale della bocca, per esempio in caso di problemi ortodontici, malocclusioni o anomalie ossee.
La radiografia endorale è un esame particolarmente utile per esaminare problematiche dentarie localizzate, come:
Inoltre, la radiografia endorale consente di fare una diagnosi tempestiva e precisa, utile per pianificare trattamenti specifici e mirati.
In sintesi, la radiografia endorale è un esame fondamentale in odontoiatria per l’analisi dettagliata di piccole aree.
Se ti chiedi “come si chiama la radiografia che si fa ai denti“, ora sai che la radiografia endorale è una delle soluzioni più precise per ottenere informazioni dettagliate sulla salute dentale.
Laureato in odontoiatria e protesi dentaria nel 2003 presso l’Università statale di Milano, mi occupo di gnatologia, chirurgia e protesi dentale da più di 20 anni.
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