Implantologia a carico immediato

L'implantologia a carico immediato è una tecnica odontoiatrica che prevede l'inserimento di impianti dentali singoli, multipli o anche a ripristino di un’intera arcata, cui segue l'applicazione della protesi (corona, ponte o protesi completa) nella stessa seduta o entro 24-48 ore dall'intervento chirurgico.

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Cos’è l’implantologia a carico immediato?

L’implantologia a carico immediato è una tecnica odontoiatrica che consiste nell’inserire impianti dentali singoli o multipli e applicare una protesi provvisoria subito dopo il posizionamento degli impianti o entro le 24-48 ore, senza dover attendere il processo di osteointegrazione completa, che in genere richiede 3 o 4 mesi.
Questo tipo di trattamento riduce i tempi di esecuzione della riabilitazione e restituisce immediatamente la funzione masticatoria e l’estetica al paziente.
L’implantologia a carico immediato è un trattamento che, solitamente, non genera fastidi o dolori particolari e viene eseguita in anestesia locale.
La protesi provvisoria, quando prevista, verrà in seguito sostituita dalla protesi definitiva secondo tempistiche differenti a seconda della tipologia di riabilitazione.

Requisiti per l’impianto a carico immediato

Il trattamento di implantologia a carico immediato non è indicato per tutti i pazienti, in quanto richiede specifiche condizioni cliniche, come una buona qualità e quantità di tessuto osseo e uno stato di salute generale adeguato per garantire il successo dell’intervento.
Qualora non ci sia sufficiente supporto osseo in termini di qualità o quantità, è possibile che il dentista consigli delle strategie alternative come l’intervento di rigenerazione ossea, oppure decida semplicemente di differire il carico degli impianti.

Implantologia a carico immediato: rischi

L’implantologia a carico immediato è un intervento chirurgico a tutti gli effetti e, in quanto tale, presenta alcuni rischi. Fra questi vi è la possibilità di subire un’infezione batterica dei tessuti molli e duri presenti intorno all’impianto.

I fattori che accrescono questo rischio sono:

  • sterilizzazione insufficiente;
  • imperfetta igiene orale del paziente;
  • scarsa preparazione del paziente in vista dell’intervento;
  • stato di salute del paziente: malattie croniche come il diabete, oppure l’assunzione di particolari categorie di farmaci (es: bifosfonati) e il fumo possono rappresentare fattori di rischio;
  • mancata integrazione, per cui si avverte mobilità della protesi che talvolta può addirittura cadere insieme all’impianto che la sostiene.

Impianto a carico immediato: la guarigione

È utile ricordare che, nei giorni immediatamente successivi all’intervento, l’area della bocca interessata dall’intervento può subire rigonfiamenti, ematomi o generare fenomeni di sanguinamento.
Per favorire la guarigione definitiva, se indicato dal medico, può essere consigliato assumere antidolorifici e antibiotici per prevenire infezioni batteriche.
Per quanto riguarda l’igiene orale, invece, i denti vanno spazzolati delicatamente e risciacquati con collutori antibatterici dopo ogni pasto. In caso di sanguinamento delle gengive, è opportuno tamponarle utilizzando garze sterili.
In ogni caso vanno evitati il fumo e l’assunzione di alcol e non va svolta attività sportiva.
Inoltre, per i primi tempi bisogna astenersi dall’assumere cibi troppo duri o comunque evitare di masticare vigorosamente nelle sedi in cui sono stati caricati gli impianti.